Promuoviamo la sensibilizzazione sul tema della Donazione
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Come si svolge Un Dono Consapevole 2.0
Il progetto “Un dono consapevole 2.0” è un’attività svolta dal 2008 nelle classi 4° e 5° delle scuole secondarie di secondo grado di Bologna e della Provincia di Bologna. Sono incontri di 2 ore di 50 minuti svolte in ogni singola classe. Hanno la funzione di ridurre le forme di povertà relazionale tra i giovani diffondendo la cultura della donazione. Il target sono i ragazzi di età tra i 17 e i 20 anni, comprese le diverse abilità inserite nella scuola. Il dono come atto solidale e disinteressato, rende gli individui consapevoli del proprio valore, diventa una leva che favorisce l’inclusione sociale e contrasta l’impoverimento dei valori oltre a promuovere l’inclusione sociale senza fare distinzioni tra vulnerabilità e rischio di marginalità.
Il progetto si svolge in 5 fasi:
Introduzione: svolta da uno psicologo che introduce i concetti di dono, consapevolezza e solidarietà.
Percorso didattico: che comprende elementi di anatomia, biologia, legislazione e procedure di donazione, trapianto, stili di vita e dono come valore.
Modulo emozionale: dove uno o più volontari raccontano la propria esperienza di dono o trapianto.
Chiusura: in cui uno psicologo decomprime la situazione emotiva portando i ragazzi a esprimersi e a riflettere sulle parole i concetti e le emozioni provate durante il progetto.
Test: somministrazione del test anonimo di gradimento.
Le nostre chiavi di lettura
Gli incontri sono di 2 ore di 50 minuti e si svolgono in ogni singola classe, il rapporto diretto ci consente di personalizzare ogni incontro in base alle necessità.
Chi collabora con noi
Gli enti pubblici
S. Orsola IRCCS, Città Metropolitana di Bologna, Ufficio scolastico V° Territoriale di Bologna, VOLABO AsVo odv e Fondazione CARISBO.
I Medici e gli Psicologi
Medici del Centro di Riferimento Trapianti E-R, e gli Psicologi del Servizio di Psicologia Clinica Ospeliera.
La Scuola
L’Ufficio Scolastico Regionale, l’Ufficio V° di Bologna, i Presidi, il corpo docente, i responsabili alla salute e soprattutto tanti studenti delle classi 4° e 5° degli IISS del territorio bolognese.
I Volontari e le Associazioni
Associazioni di Trapiantati e di Donatori che hanno attraversato l’esperienza e che ne testimoniano il significato.
Il Lavoro dietro le quinte
L’idea parte da una psicologa e un trapiantato, che stanchi di fare lezioni frontali a scolaresche vaste, hanno progettato un modo evoluto di comunicare i valori della cultura della donazione, liberi da condizionamenti, da ricatti morali, da indicazioni di giusto o sbagliato. Si tratta di rendere consapevoli le persone e fare in modo che scelgano liberamente secondo le loro inclinazioni, e rispettando i propri valori ma dando una comunicazione esaustiva.